martedì 23 giugno 2009

Storia e arte in fotografia part 1





Con l'invenzione della calotipia ad opera di Sir william henry fox talbot possiamo far iniziare la storia della Fotografia Moderna; Grazie ad una brillante intuizione e all'uso combinato di materiali fotosensibili , ideo il procedimento negativo positivo e rese possibile la riproduzione infinita delle immagini , cosa allora impossibile con il dagherrotipo, che invece usava lastre di rame cosparse di un sottile strato d'argento; rendendo di fatto pezzi unici e non riproducibili ogni lastra impressionata. Con Fox Talbot si fece un enorme passo avanti verso il riconoscimento a mezzo artistico della fotografia.
Il suo fu il primo libro illustrato di fotografie.
The Pencil of Nature raccoglie i più famosi paesaggi scattati nei dintorni di Lacock Abbey ed alcuni dei primi negativi realizzati; Ciascuno scatto era accompagnato da una o due pagine di commenti ed indicazioni sulla realizzazione del calotipo.
Fin dall'inizio, la fotografia o per meglio dire l'antenata di questa , la camera obscura, era al servizio del pittore, che la usava per riprodurre fedelmente i paesaggi grazie al principio del foro stenopeico. Questo asservimento alla regina della riproduzione, la Pittura, rese per lungo tempo la fotografia un vile mezzo riproduttivo scevro da ogni velleità artistica.
Gran parte della comunità artistica dell'epoca si scagliò contro la fotografia; Balzac ad esempio elaborò la teoria degli spettri, secondo la quale il dagherrotipo staccava uno degli spettri che formavano gli strati del corpo.
Baudelaire paventò la corruzione e la scomparsa dell'arte se la fotografia si fosse sostituita ad una delle sue funzioni!
Fu così che molti fotografi si misero a servizio dei pittori; Allo stesso tempo nasceva una corrente autonoma detta pittorialismo,con la quale la fotografiacercava di elevarsi allo stato di arte maggiore. Lo stato della cultura visiva dell'uomo dell'ottocento rispondeva a canoci prettamente pittorici, e proprio in questa direzione andarono i pittorialisti realizzando in studio grandi messe in scena ispirate alla letteratura ed alla poesia.Esponenti di rilievo furono Octavius Hill, Robert Adamson.
Memorabile l'opera “Le due strade della vita” di Oscar Rejlander, dove figure messe in posa rappresentavano allegoricamnte vizi e virtù.
Questo fu forse uno dei primi casi di fotoritocco, in quanto fu realizzato con più scatti poi combinati insieme.
Un'altra caratteristica dei pittorialisti era quella di realizzare immagini non perfettamente a fuoco caratterizzata da un aura di romanticismo che rimandava alla pittura.
Rendendosi conto dell'impossibilità di battere la fotografia sui ritratti la fotografia sviluppòman mano nuove tecniche e sfruttò la fotografia come studio preliminare delle proprie opere.
Vi furono pittori che scattarono foto a modelli sulle quali poi elaborarono i loro dipinti, portandoli a studiare ed approfondire lo studio degli effetti della luce sul soggetto.Ricreando effetti luminosi con semplici macchie ad imitazione dei calotipi.
Ciò porto gli artisti all'aperto, lontano dagli atelier per catturare dal vivo e ricreare quegli effetti quasi retinici.
Per un periodo vi fu il paradosso dei fotografi chiusi negli studi e i Pittori che dipingevano all'aperto.Nonostante l'affermazione della corrente pittorica dell'impressionismo, i pittori iniziarono un processo di ricercache li portò a travalicare i limiti stessi della ricerca e ala scomposizione e rielaborazione di essa, dando vita alle correnti della pittura moderna quali l'espressionismo ed il cubismo.

3 commenti:

  1. Ehhhh carissimo amico...anzi..mio Alterego...
    da alterego ad alterego....
    quanti ricordi...
    Adoro il periodo dell'impressionismo anche perchè poi,in contrapposizione,sfociò in uno dei periodi storico/aritistici che prediliggo di più..."l'espressionismo"
    Infatti,fù la fotografia che intercedendo con le arti pittoriche aprì il varco dell'emisfero emozionale "impresso" nel chi ammira le opere d'arte in questione...Fù un periodo molto particolare ed anche carico di confusione in merito,anche perchè...per quanta condivisione e convivenza esistesse tra fotografia ed arte pittorica/figurativa...in realtà...si faceva fatica a farli collimare sempre...proprio per le basilari differenze di principio dalle quali partono le due differenti arti.

    Tuttavia (e qui rispondo anche al tuo post precedente) il ritocco...ha sempre lasciato all'artista,la libertà di far propria l'immagine,potendo "modificare" e quindi esprimersi,attraverso tali mezzi (del fotoritocco appunto)la propria personalità,la propria anima...pur partendo da uno scorcio di realtà che nasce da sè e che è una manifestazione artistica oggettiva e non soggettiva...(come poi...nell'espressionismo avverrà poco dopo)...
    Adoro la storia dell'arte!!!
    hiihihhi caro alterego...
    Il mio diploma?
    Diploma di maturità in grafica pubblicitaria e nelle arti della fotografia!
    E che ricordi!!!
    Camere oscure!
    laboratori di serigrafia e stampa!!!
    Cinematografia!
    Fotomeccanica!!
    Arti plastiche (argilla)
    Sono stati gli anni più belli della mia vita!!!
    E'avvenuto al termine dei miei studi il rimanere continuamente schifata e scioccata dalla gente...reale e virtuale...si,si...anche virtuale...sapessi quanto marciume si aggira subdolo ed indisturbato....brbrbrbrbrb che schifo....ecco questo è proprio talmente di basso gusto che sporca la bellezza, l'arte ed il senso del bello in quanto arte....
    ma questo è "espressionismo"...sono certa che ne parleremo molto presto!
    Meraviglioso argomento!
    Un bacione grande grande!
    Ti adoro sempre!
    ^_^

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  2. Allora ti farà sicuramente piacere sapere che finita la panoramica storico artistica ho intenzione di approfondire ogni corrente fotografica con i suoi artisti e le loro opere
    un bacio sulla fronte(simbolo di purezza ed innocenza) dal tuo alterego

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  3. Non poteva mancare la parentesi e il parallelismo tra l'Arte Fotografica e il Periodo Storico che ha generato le varie correnti e tecniche.
    Spesso nei bolg fotografici si tende a scartare o sottovalutare l'aspetto storico che, a mio modesto avviso, è invece fondamentale per capire la filosofia che ha alimentato una corrente piuttosto che un'altra.
    Penso che strada facendo si faranno strada nel tuo blog , idee e spunti sempre più interessanti e complimenti per l'intuizione!
    Un caro saluto
    Miriam

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